Monreale e il suo Duomo protagonisti al Meeting di Rimini

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di Francesco Inguanti

La recente edizione del Meeting di Rimini sarà ricordata non solo per essere stata la 40a edizione, ma anche per la significativa presenza che Monreale ha avuto attraverso numerose e variegate iniziative che si sono svolte.

La star della settimana è stata certamente la mostra “Si aprì una porta nel cielo, la cattedrale di Monreale”.

La mostra si sviluppava su un’area di 700 mq che si snodava dall’ingresso con la riproduzione della porta bronzea di Bonanno Pisano transitando poi in alcune sale ove era possibile ammirare il Manoscritto medievale del “Liber Privilegiorum” della Biblioteca “Ludovico II De Torres” del nostro Seminario arcivescovile.

Punto di snodo del percorso la sala con l’icona della Madre di Dio Odigitria del re Guglielmo II, ove i visitatori invitati a rimanere in silenzio sostavano per un momento di raccoglimento, quando non addirittura di preghiera. Dopo la visione di altri oggetti sacri e cimeli, come l’Evangelistario della Biblioteca e altri codici medievali della Biblioteca dei Benedettini di Monreale si giungeva alla sala finale con la ricostruzione del tempio e del Cristo Pantocratore.

Quasi tutti uscivano promettendo di andare o di tornare tale era il desiderio di bellezza che essa suscitava. La Mostra è stata curata da Mirko Vagnoni, dell’Università di Friburgo, con il coordinamento generale di don Nicola Gaglio, parroco della Cattedrale di Monreale, e di Sandro Chierici di Ultreya, Milano. È stata inoltre promossa dalla Regione Siciliana, dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo, dalla Fabbriceria del Duomo Monreale, dall’Istituto d’arte per il mosaico di Monreale, dal Museo Diocesano di Monreale, e dalla Biblioteca del Comune di Monreale.

                                                                   

A dare il benvenuto ai visitatori oltre le numerose e ben documentate “guide” che accompagnavano nel percorso c’era l’Arcivescovo di Monreale mons. Michele Pennisi che ha voluto fortemente l’iniziativa e che ne ha seguito passo passo la progettazione e la realizzazione. La mostra ha ricevuto circa un migliaio di visitatori, tra cui anche il presidente della Regione Nello Musumeci.

Da Monreale è partita una folta delegazione con in testa don Nicola Gaglio, parroco di Santa Maria Nuova, don Giuseppe Ruggirello, Rettore del Seminario Arcivescovile di Monreale e Direttore della Biblioteca “Ludovico II De Torres” di Monreale, tre seminaristi, Natale Centineo, Luca Capuano e Savino D’Araio, le Suore del Verbo incarnato di Monreale.

Le manifestazioni riguardanti Monreale hanno avuto inizio lunedì 19 agosto con un incontro dal titolo “Il volto nell’arte” in cui mons. Pennsi ha illustrato nei mosaici monrealesi i tratti del volto di Cristo attraverso le scene più belle rappresentate nel duomo.

È stato anche presentato il libro-Calendario 2020 predisposto come ogni anno da Russia Cristiana che presenta al lettore 24 splendide immagini di grande formato, ordinate secondo il calendario liturgico e corredate da ampi testi di carattere storico e spirituale curati da don Nicola Gaglio.

La settimana si è conclusa con uno spettacolo di grande interesse: il concerto multimediale “DOMUS DEI ET IANUA COELI” del Maestro Marcelo Cesena con la regia di Alessandro Spinnato, ispirato ai cicli dei mosaici del Duomo rappresentato per la prima volta nel Duomo a dicembre dello scorso anno. Si tratta di 15 brani musicali inediti che insieme alle immagini dei cicli dei mosaici di Monreale percorrono la Storia della Salvezza. La commozione è stata molto forte negli oltre 600 intervenuti che hanno potuto vedere i mosaici da una visuale assolutamente inedita e gustare un commento musicale di alto valore artistico.

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