di Francesco Inguanti
“Ricordare per continuare”. Così è stata presentata nella Missione di Speranza e Carità di Via Decollati a Palermo, la 25° edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che si svolgerà in tutt’Italia sabato prossimo 27 novembre 2021.
Ricordare per non dimenticare i lunghi mesi di fatica vissuti a causa del Covid all’insegna della privazione, soprattutto della libertà, ma anche della generosità di tanti che in tantissimi modi hanno aiutato quanti non hanno avuto neanche il cibo per mangiare.
Continuare per non interrompere il prezioso servizio offerto dal Banco alle strutture caritative convenzionate (mense per i poveri, comunità per i minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza ecc..). che hanno consentito ad un numero sempre maggiore di poveri e nuovi poveri di affrontare con dignità la mancanza improvvisa di reddito e di risorse alimentari.
Questo il filo conduttore che quattro testimoni diretti hanno seguito per raccontare fatti noti e poco noti di persone in difficoltà e di persone che con generosità hanno dato del proprio per contribuire a quella grande azione di solidarietà che durante la pandemia ha commosso l’intero Paese.
Ha iniziato Santo Giordano, Presidente del Banco Alimentare della Sicilia occidentale. “Quello che è accaduto dal marzo del 2000 fino ad oggi ha dell’incredibile – ha esordito -. Una ininterrotta gara di generosità, che ha coinvolto cittadini e istituzioni, aziende profit e no profit, giovani e anziani, che fin dalle prime settimane hanno donato cibo, danaro, tempo, strumenti e quant’altro necessario per venire incontro ai tanti bisogni già esistenti e ai tanti che la pandemia ha generato”.
Ha poi elencato alcuni dei fatti più significativi accaduti: il “Progetto solidarietà”, che, su iniziativa degli Assessorati al territorio e dell’agricoltura, ha impegnato i mezzi del Corpo forestale per recuperare i prodotti messi a disposizione dai produttori agricoli Ha poi detto delle catene della ristorazione, che hanno messo a disposizione i loro prodotti, della Old wild West, che in diverse occasioni ha donato quintali di prodotti freschi, dell’azienda locale “Contorno”, e dell’Esercito che più volte ha offerto i propri mezzi per trasportare i prodotti da consegnare alle strutture caritative. Ed ancora la Fondazione Sicilia, che insieme agli ex calciatori del Palermo, ha raccolto e donato oltre 120.000 euro in buoni spesa e il colosso Google, che ha deciso di dare in beneficienza quello che si sarebbe dovuto spendere per una manifestazione, che, causa pandemia, non si è potuta svolgere.
A lui ha fatto eco don Sergio Ciresi che, dopo aver portato i saluti e gli auguri di buon lavoro dell’Arcivescovo Corrado Lorefice, nella qualità di vice Presidente della Caritas di Palermo ha aggiunto altri avvenimenti di generosità arrivata e donata attraverso il lavoro dei volontari che non si sono fermati un solo giorno nel corso di tutta la pandemia. “Ricordo in modo particolare – ha detto – quando abbiamo dovuto far fronte alla chiusura delle 10 mense che in città danno pasti caldi a tanti poveri. In pochissimi giorni da 100 pasti siamo passati a 350 che ovviamente dovevamo portare a destinazione, perché tutto era chiuso. Un impegno gravoso cui abbiamo fatto fronte con l’impegno di tanti che in una città deserta si muovevano per garantire la sussistenza a molti”.
Una testimonianza particolarmente significativa è giunta da Mustafà Boulaalam, Imam della Moschea di Piazza Gran Cancelliere a Palermo che ha voluto ringraziare il Banco di Palermo per l’aiuto ricevuto e i suoi volontari per l’amicizia che è nata e che prosegue grazie ad una piccola richiesta che ha avuto una grande risposta.
Pietro Maugeri presidente del Banco Alimentare della Sicilia ODV, hanno aggiunto altre storie di generosità gratuita, giunta da ogni parte e di storie di famiglie che all’improvviso si sono trovate in grandi difficoltà. “Non potrò dimenticare la prima settimana di chiusura totale. Eravamo rintanati nel nostro magazzino in un silenzio irreale. Nessuno veniva, nessuno telefonava. Poi dopo 6 o 7 giorni iniziò a squillare il telefono: enti e singole persone chiedevano aiuto in continuazione. Abbiamo contato fino a 300 chiamate giornaliere. Abbiamo avviato, pur con le difficolta che avevamo intorno, una grande azione di rete che ha visto impegnato pubblico e privato, profit e non profitti, giovani e anziani in una colossale iniziativa che ha coinvolto sei province della Sicilia e centinaia di persone”.
Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco alimentare Onlus ha confermato che anche dal suo punto di osservazione di responsabile nazionale sono stati tantissimi i gesti di generosità registrati nei 22 Banchi distribuiti in tutta Italia, ma ha anche ribadito la necessità di essere generosi quest’anno nel donare tempo e danaro, perché la Colletta, pur con le dovute precauzioni, possa svolgersi in tutta tranquillità.
Ha poi anticipato alcune caratteristiche fondamentali della Colletta Alimentare di quest’anno che sarà ibrida: sabato 27 in forma fisica, come da tradizione, nei supermercati aderenti, ove sarà possibile fare la spesa per le persone in difficoltà. Dal 28 novembre al 12 dicembre in forma dematerializzata, nei supermercati aderenti, attraverso l’acquisto di una card, come l’anno scorso, da 2 €, 5 € o 10 €.
La novità di quest’anno sarà la presenza di volontari anche durante la Colletta che dovranno essere muniti di green pass, evitare assembramenti, evitare la partecipazione di minori se non accompagnati, indossare la mascherina.
Per ultimo ha preso la parola Riccardo Rossi, che ha portato il saluto affettuoso di fratel Biagio Conte, che prosegue la sua vita di eremita tra la preghiera e la contemplazione, e di Padre Pino Vitrano, impegnato nelle altre strutture della Missione, del quale ha letto questo breve messaggio. “Molti intendono il Banco alimentare per quello che appare all’esterno: raccolta e distribuzione di alimenti ai bisognosi. Ma non vedono ciò che vi sta prima e dopo. Mi riferisco al retroterra culturale e spirituale da cui è nato e alle vicende e difficoltà umane che stanno dietro la consegna di un sacchetto di cibo”.
Presentare la Colletta, senza dimenticare il dramma che abbiamo tutti vissuto non serve per promuovere la commozione o il sentimentalismo, hanno detto gli organizzatori. Ricordare serve per fare di più e meglio. Per essere grati del bene che è accaduto e per trasformare questo bene in nuove energie da spendere sabato 27 novembre davanti ai supermercati.
“Questo è il senso – ha detto in conclusione Santo Giordano – della Messa di ringraziamento che il nostro Vescovo Corrado Lorefice celebrerà venerdì 7 gennaio 2022 alle ore 18,00 nella Cattedrale di Palermo, per tutti i volontari e sostenitori della Colletta, come occasione di ringraziamento di ciò che il Signore ha donato, pur attraverso la difficoltà e la fatica”.