di Francesco Inguanti
La scorsa settimana ha aperto per la prima volta le sue porte ai rappresentanti delle istituzioni regionali e locali il deposito di smistamento Amazon di Palermo a Brancaccio. La visita alla struttura, già entrata ufficialmente in attività nel novembre 2021, è stata guidata da Gabriele Sigismondi, Responsabile di Amazon Logistics Italia.
“La struttura – ha detto nell’occasione – ha consentito ad Amazon di potenziare ulteriormente i processi di distribuzione e recapito della merce in particolare nella Sicilia occidentale. Il deposito di smistamento, che ha una superficie di oltre 8.000 metri quadrati, ha già creato 40 posti di lavoro a tempo indeterminato per operatori di magazzino. Inoltre, i fornitori di servizi di consegna di Amazon hanno assunto oltre 120 autisti a tempo indeterminato che ritirano gli ordini dal deposito e li consegnano ai clienti finali”.
Il deposito di Palermo è il secondo sito Amazon aperto in regione, dopo quello di Catania.
Nel corso della manifestazione ha preso la parola anche Santo Giordano, Presidente del Banco Alimentare della Sicilia occidentale OdV, perché nella circostanza Amazon ha voluto sostenere l’opera del Banco con una donazione.
“Ringraziamo Amazon – ha detto Giordano – perché, ancora una volta ha espresso sensibilità e interesse al sostegno di quanti operano per sostenere le fasce più deboli della popolazione, come il Banco Alimentare fa ormai da quasi trent’anni, aiutando tante persone e famiglie in difficoltà sul territorio”.
Dopo alcuni giorni siamo andati ad incontrare Giordano e gli operatori del Banco che lavorano nel deposito di Cinisi.
Il Presidente ci accoglie all’ingresso e prima di salire al piano degli uffici ci intratteniamo nel grande spazio di circa 1.500 mq ove sono impilati i generi alimentari che vengono dall’Agea. Ma quasi tutti i presenti sono impegnati ad aprire gli scatoli che provengono dalla recente raccolta della Giornata della Colletta Alimentare.
Gli chiediamo allora un giudizio su come andata quest’anno.
Abbiamo raccolto in Sicilia 367.697 chilogrammi di derrate alimentari, e a Palermo 75.480. Un dato in linea con quello nazionale che fa registrare una diminuzione di circa il 6% rispetto all’anno scorso, nonostante un tasso di inflazione a doppia cifra sui beni alimentari.
A cosa si deve questa flessione?
All’aumento dei costi di tutti i prodotti. Non è diminuita la generosità in termini quantitativi, ma solo economici. Al sud in oltre c’è stata una giornata di maltempo che ha ridotto il numero di quanti abitualmente vanno a fare la spesa il sabato. La lieve flessione del donato rispetto al 2021, ha però portato un incremento del valore raccolto, Ma il nostro giudizio complessivo rimane positivo.
Perché?
Perché non sono diminuiti né i volontari né i punti vendita. Ed anche il cuore della gente è stato grande, come attestano tanti piccoli e significativi racconti che ci sono stati riferiti.
E in conclusione?
Non è una conclusione, ma una constatazione. La crisi colpisce tutti anche chi sta meglio. Questo deve spingere tutti a una maggiore disponibilità e attenzione verso chi ha di meno o sta peggio.
Lasciamo i volontari alle prese con centinaia di scatoloni e saliamo al piano degli uffici. Anche qui non c’è un attimo di sosta.
“Dicembre – ci dice Giordano – è per noi il mese più impegnativo perché bisogna al più presto consegnare quanto raccolto nella giornata della Colletta e non smettere la normale consegna alle strutture convenzionate”.
Gli chiediamo allora alcuni dati sulle strutture e sugli assistiti.
L’anno scorso le strutture caritative nella Sicilia occidentale assistite sono state 276. E circa 100.000 persone beneficiate. Quest’anno 277 strutture, ma 16.000 le persone in più raggiunte dal Banco. Basta questo solo dato per far comprendere quanto sia ancora pesante la crisi e quanto essa non dipenda esclusivamente dal covid”.
Gli chiediamo allora di parlare del rapporto con Amazon.
È ormai un rapporto consolidato nel tempo a livello nazionale. Esso ha consentito e consente di contribuire alla Colletta anche da casa, senza recarsi cioè nei supermercati. E ciò ci è stato di grande aiuto soprattutto nei due anni di pandemia. Quest’anno inoltre ha messo a disposizione tanti furgoni in tutta Italia per la Giornata della Colletta Alimentare
E a Palermo?
La donazione ricevuta permetterà a Banco Alimentare di recuperare e redistribuire circa 100.000 pasti e di proseguire l’attività che il nostro Banco svolge nelle province di Palermo, Trapani e parte di Agrigento da oltre 20 anni. Ci auguriamo che questo possa essere solo l’inizio di una proficua collaborazione anche a livello locale.
E in cosa può consistere?
In molte opportunità, la più importante delle quali è la grande esperienza che Amazon ha in tema di logistica. Speriamo che la sua competenza possa essere utile anche alla nostra attività.
Come vede e cosa prevede l’attività del Banco della Sicilia Occidentale nel prossimo anno?
Tutti gli indicatori economici e la nostra esperienza sul campo ci dicono che la lotta alla povertà è lungi dall’essere risolta. Ci rasserena l’esperienza fin qui condotta in cui la provvidenza non ha mai mancato di esserci compagna di strada e ci ha consentito sempre di fare fronte a tutte le richieste, anche durante la pandemia.
E il vostro Banco che problemi dovrà affrontare?
Uno su tutti: avere un deposito come questo ove non pagare cannone di locazione. Abbiamo un nuovo Sindaco a Palermo e un nuovo Presidente della Regione. Speriamo che ci aiutino in concreto affidandoci uno spazio come questo in comodato d’uso che ci faccia abbattere parte dei costi fissi. Crediamo molto nel contributo dei volontari. Molte persone si sono rese disponibili a dare una mano qui venendo in deposito. Ma al momento la distanza da Palermo è un vincolo invalicabile.
E nell’immediato?
Attendiamo di incontrare il nuovo vescovo della diocesi di Monreale, diocesi dentro la quale si trova il nostro magazzino e speriamo di poter celebrare insieme la messa di ringraziamento a conclusione della Giornata della colletta Alimentare insieme a tutti i volontari delle strutture caritative che hanno partecipato.
Inoltre il prossimo 17 Dicembre 2022, alle 17,30 al San Paolo Palace, si terrà un incontro con Davide Prosperi, Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, per ricordare i cento anni della nascita di Don luigi Giussani, che è il co-fondatore del Banco Alimentare. Questo momento rappresenta una occasione irripetibile per far conoscere a tutti l’origine del banco Alimentare, perciò invito tutti a prendere parte a questo momento