di Antonio Mirto
Sono stati oltre 1200 i visitatori arrivati a Monreale per questa visita straordinaria del palazzo Arcivescovile.
Quella di Monreale è stata una due giorni straordinaria, oltre i numeri, più di 1200 visitatori per lo storico palazzo arcivescovile, per l’esperienza umana che lascherà soprattutto nei giovani apprendisti “Ciceroni”, ragazzi entusiasti, gioiosi e preparati dell’Istituto liceo Basile-D’Aleo di Monreale, coordinati dal Prof. Giuseppe Cangemi.
Bilancio più che positivo, quindi nato da una collaborazione tra il FAI Sicilia, la delegazione FAI di Palermo, presiedute da Sabrina Milone e l’arcivescovo di Monreale, Mons. Gualtiero Isacchi.
Il palazzo arcivescovile è un vero e proprio scrigno di arte, costituisce insieme al palazzo “Torres” uno dei luoghi più importanti di Monreale e della sua storia.
Molti dei visitatori sono rimasti meravigliati, perché Monreale è conosciuta per il suo magnifico Duomo di luce e per molti tutte le altre bellezze sono sconosciuti. L’arcivescovo Mons. Isacchi, fin dal suo insediamento, avvenuto tre anni fa, ha espresso la volontà di aprire le stupende sale del palazzo ai visitatori e turisti.
Un successo frutto del lavoro di squadra, che ha visto impiegare sul campo diverse forze: volontari FAI, i Volontari dell’Associazioni Evergreen e Overland, forze di protezione civile attive sul territorio comunale insieme con l’Associazione nazionale Carabinieri, che si sono occupate del mantenimento della sicurezza.