di Francesco Inguanti
Sbarca a Palermo l’iniziativa “Libro sospeso” la quale traendo spunto dal “Caffè sospeso”, iniziato nei bar di Napoli tempo fa, intende in tempo di Quaresima e Pasqua, esprimere vicinanza e amicizia ai detenuti offrendo loro la possibilità di legge qualche buon libro, in questo momento di pandemia in cui sono privati anche delle visite dei familiari.
Dopo il successo riscosso a Brescia, e poi a Napoli, Udine, Lodi e Novara questa iniziativa arriva anche nelle Librerie Paoline di Palermo condivisa insieme all’Azione Cattolica dell’Arcidiocesi di Palermo e ai Cappellani dei penitenziari palermitani: Fra Loris d’Alessandro, OFM, don Massimiliano Scalici, Fra Carmelo Saia, OFMC e all’Associazione Comunicazione e Cultura Paoline ONLUS.
Fernanda Di Monte, illustra così le modalità di attuazione: “È sufficiente che quanti frequentano le Librerie Paoline acquistino un libro in uno dei due punti vendita presenti a Palermo, quello di Corso Vittorio Emanuele o quello di Via Notarbartolo, aggiungendo possibilmente una dedica; al termine della campagna, il 27 aprile 2021, sarà donato ai carcerati, tramite i cappellani”.
“L’Azione Cattolica – spiega Giuseppe Bellanti – coi suoi giovani si impegna a far conoscere questa iniziativa di solidarietà. INSIEME potranno organizzare altri “Libri Sospesi”, individuando di volta in volta i destinatari a cui vogliamo esprimere la nostra attenzione umana e spirituale”.
“I libri con le dediche – dice Stefania Sposito – saranno il segno tangibile dell’affetto verso i detenuti e dell’abbraccio che vogliamo dare loro spezzando le barriere spazio temporali. È una iniziativa molto semplice cui si può partecipare con tanta semplicità”.