La musica di Ennio Morricone così come i mosaici del Duomo ci aiuta ad entrare in rapporto con il Divino

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di Marcelo Cesena

Da sempre sono stato affascinato dalla musica di Ennio Morricone fin dalla mia gioventù e confesso che ha avuto una grande influenza su di me, non soltanto come compositore, ma anche nella mia vita personale.

Mi ricordo quando ero uno studente durante alcuni momenti di crisi e di domande, mi chiudevo in camera e ascoltavo la musica di Mission a tutto il volume e li, da solo riflettevo sulla vita. Gli sono grato perché la sua musica mi ha aiutato a maturare e a riconoscere cose importanti che mi sono servite poi nella mia vita da adulto.

La sua musica si fa riconoscere già dalle prime note, e poi varia, con tanti movimenti e colori. Questi sono gli elementi portanti della sua produzione, quelli che ci fanno immediatamente riconoscere l’impronta, il tocco di arte del Maestro.

Con la sua musica, con il suo lavoro, ha emozionato milioni di persone, in ogni angolo del pianeta, ha dato più colore alle loro giornate, ha fatto diventare più bello questo nostro mondo.

Tutto ciò mi fu particolarmente chiaro un giorno in una occasione particolare in Brasile: dopo un concerto di sue colonne sonore, un ragazzo di 22 anni, rimasto particolarmente emozionato dalla sua musica, venne a trovarmi in camerino per ringraziarmi di aver suonato quei suoi brani. Rimasi molto colpito perché quelle parole venivano da una persona molto giovane e agli antipodi della sua terra e della sua cultura. La musica di Ennio Morricone aveva attraversato l’Atlantico e toccato quel ragazzo.

Questo fu uno dei tanti momenti nel mio percorso musicale professionale in cui ho potuto rendermi conto della sua genialità e capacità artistica di ferire i cuori con la bellezza, non importando se quei cuori avessero 20, 30, 50 o 100 anni. La sua musica ha da sempre un impatto trasversale che ha emozionato le più diverse generazioni portando a lui fama in tutto il mondo. Con la sua semplicità e genialità, è entrato in relazione con il mondo intero commuovendo le persone e cambiando la loro vita.

Oggi, dopo la sua scomparsa non ci sentiamo abbandonati, perché la genialità della sua musica ci accompagnerà per sempre! Abbiamo con noi la sua eredita, la sua musica!

Con la sua versatilità ha rivoluzionato la musica del grande cinema con composizioni indimenticabili. La sua musica ha aperto nuovi orizzonti nel mondo cinematografico mondiale, portando l’armonia della danza tra immagine, dialogo e musica ad una dimensione artistica ineguagliabile. Tale versatilità si riconosce anche nella sua capacità di scrivere più di 400 colone sonore, centinaia di brani di musica classica, opere e musica leggera. Uomo capace di comporre bellissime melodie, ma anche profonde in grado di arrivare dritto nell’anima umana.

Un’altra cosa in cui la musica di Ennio mi ha fatto maturare è la riconoscenza: nella sua musica c’è certamente arte, grande capacità, grande competenza tecnica, ma soprattutto un grande dono divino che lui ha usato per donare a noi momenti bellissimi e di gioia. La sua musica ci ha cullato nei nostri sogni romantici, ci ha riempito il cuore di attesa per un gran finale, ci ha fatto piangere,

Ennio Morricone è un genio contemporaneo, un patrimonio storico e culturale non solo italiano, ma mondiale, e questo è bellissimo perché conferma ancora una volta il primato dell’Italia nel mondo dell’arte, anche nel tempo moderno in cui viviamo.

Negli ultimi due anni ho avuto modo di fare quattro concerti tutti dedicati alle sue musiche da film, a Palermo, Terrasini, Castellammare del Golfo e Agrigento. Ovunque grande pubblico, grande consenso, grande commozione. A lui devo anche la mia composizione sui Mosaici di Monreale, Domus Dei et Ianua Coeli eseguita in Duomo a dicembre del 2018. Quando cercavo l’ispirazione per le mie musiche più volte pensavo a lui, a come lui concepiva e esprimeva il rapporto con il divino. E quindi posso dire che così come, il nostro bellissimo Duomo di Monreale attraverso i suoi mosaici ci avvicina al Divino, l’arte di Ennio Morricone, ci mette in relazione con il divino, ma in una chiave moderna ed è questo mosaico che dialoga tra me e te e che ci fa sentire ancora oggi grati e ci ricorda che siamo ancora umani.

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